Chi siamo
2019
Da Lisbona a Santiago
Il desiderio di fare qualcosa per gli altri
È normale considerare la data di nascita di un ente, quella dell’atto notarile in cui viene sancito l’inizio della sua attività, quindi per noi è stata il 7 Ottobre del 2020.
Ad Antonella e Pierangelo piace pensare che la Fondazione sia nata quando, nel Luglio 2019 durante il Cammino di Santiago fatto in Mountain Bike da Lisbona a Santiago de Compostela, sentirono una irrefrenabile voglia di fare qualcosa per gli altri, senza capire bene quando, cosa e come farla, anche perché pedalarono per oltre venti giorni, e l’unica cosa che riuscivano ad approfondire era, a mala pena, quella di dove trovare la forza di pensare a come arrivare alla tappa successiva.
La domanda
Perchè Pudens
La prima volta che i nostri prodi avventurieri sentirono parlare di Pudens fu nell’agosto del 2019 ascoltando la trasmissione di Roberto Giacobbo, Freedom.
Da tempo uno dei crucci principali non era quale strumento giuridico usare, ma come chiamarlo, escludendo fin da subito l’uso di uno o tutti e due i cognomi di famiglia.
Era altrettanto chiaro il fine dell’entità che si stava cercando di realizzare, agire concretamente a supporto degli ultimi, ed in particolare quelli a noi vicino.
Una sezione della trasmissione parlò della famiglia dei Pudens, fu un’illuminazione, Pudens era il nome giusto, la loro storia era quella che ispirava la scelta.
Direttivo
Avv. Giuseppe Maria Ricci
Consigliere
Pierangelo Decisi
Vice-Presidente
Antonella Graziano
Presidente
Sarah Pession
Consigliere
Don Luciano Gambino
Consligliere
L'imprenditore convertito al Cristianesimo
Chi è l'Apostolo Pudens
Pudente era un potente industriale e Senatore vissuto nella Roma dei tempi di Nerone.
Questo uomo, con la sua famiglia, era solito ospitare gli Apostoli Pietro e Paolo durante i loro soggiorni a Roma.
Pudente fu, quindi, uno dei primi patrizi romani convertiti al cristianesimo.
Il suo potere derivava non già dall’essere senatore, quanto dall’essere proprietario delle Officine Pudenziane, una delle più grandi imprese di manufatti in laterizio (tegole, mattoni e grondaie in cotto –come era l’uso del tempo) di Roma.
Sfruttando il suo enorme potere, e convinto della sua incolumità di Senatore verso le angherie contro i cristiani da parte dell’imperatore ospitava non solo gli Apostoli presso la sua casa, ma anche centinaia di fedeli minacciati di persecuzione.
Possiamo anche dire che di fatto casa sua fu per qualche anno la prima San Pietro poiché presso di essa si svolgevano le prime attività di culto, la somministrazione dei sacramenti, e dove viveva anche Lino, che fu il primo papa dopo il martirio di Pietro.
Da questo luogo, che oggi corrisponde alla Basilica di Santa Pudenziana (che era sua figlia ed insieme all’altra, Santa Prassede, rappresentano due tra le prime sante Romane del I secolo dopo cristo).
L’apostolo Pudens, così è chiamato dalla tradizione Ortodossa (che oltre alla cattolica lo venera santo) può essere considerato il primo imprenditore cristiano della storia del Cristianesimo.
il motto della Fondazione
Ultreia et Suseia:
Chi ha famigliarità con il Cammino di Santiago avrà già capito tutto. Questo è il motto del cammino stesso.
I più tradizionalisti del Cammino lo usavano anche come saluto tra di loro.
È vero che sempre meno oggi si sente questa espressione, che è spesso sostituita con la più comune Buen Camino.
“Ultreia” (anche “Ultreya” o “Ultrella”) è una forma di incoraggiamento tra i pellegrini, e che significa “andiamo oltre” o “andiamo avanti”.
Chi riceveva il saluto Ultreya avrebbe risposto “Et Suseia“, il cui significato è “e sempre più in alto”.
Tuttavia, ci sono alcuni storici che sostengono che il suo significato sarebbe lo stesso di “Alleluia”, e che più che un saluto dovrebbe essere inteso come un’espressione di gioia per i pellegrini che finalmente arrivano vicino a Santiago de Compostela, o a Finisterre (luogo sull’Oceano chiamato così perché ritenuto la fine della terra, quando si considerava che il mondo fosse piatto).
Questo incitamento, comunque lo si voglia considerare, è una spinta, un’energia positiva, che richiama lo spirito della Fondazione: qualsiasi cosa si faccia, anche durante le difficoltà, andare sempre avanti e sempre più in alto!